
“Cari amici, sono qui oggi per condividere una notizia importante. Dopo una lunga riflessione, abbiamo deciso di cambiare nome alla nostra associazione. Da oggi, non saremo più il ‘Club dei Brutti’, ma il ‘Club della Diversità’. Questo nuovo nome riflette meglio i valori che ci uniscono: l’unicità, l’accettazione di sé e l’importanza di celebrare le differenze che ci rendono speciali.”
Per troppo tempo, la società ci ha imposto canoni di bellezza rigidi e spesso irraggiungibili. Ma la bellezza è soggettiva, è un concetto fluido e complesso che va ben oltre l’aspetto fisico. Ognuno di noi porta con sé una bellezza unica, fatta di esperienze, emozioni, talenti e caratteristiche personali. Il nostro club è un luogo dove possiamo esprimerci liberamente, senza giudizio, e celebrare la nostra diversità.”
“Quando pensiamo alla parola ‘brutto’, quali immagini ci vengono in mente? Spesso associamo questo termine a qualcosa di negativo, di indesiderabile. Ma cosa succede se ribaltiamo completamente questa prospettiva? E se considerassimo la ‘bruttezza’ come una forma di anticonformismo, come un modo per sfidare gli standard estetici imposti dalla società?”
“Nel nostro club, abbiamo sempre celebrato l’individualità e l’originalità. E cosa c’è di più originale che non conformarsi ai canoni di bellezza tradizionali? Essere ‘brutti’ significa essere autentici, essere fedeli a se stessi, senza preoccuparsi del giudizio degli altri. È un atto di coraggio e di libertà.”